sabato 14 aprile 2012

M7 – (4 ore) Da cittadino ad europeo: il ruolo del volontariato nella creazione dell’identità europea


M7 – (4 ore) Da cittadino ad europeo: il ruolo del volontariato nella creazione dell’identità europea

Il modulo propone, attraverso attività esperienziali, una riflessione sulla dimensione del volontariato europeo come possibilità per riconoscere e conoscere la dimensione dell’Europa come luogo (reale e virtuale) di opportunità per crescere e per meglio poter valorizzare le proprie competenze e la propria partecipazione attiva nella società. Il modulo propone, quindi, un percorso di identificazione di quale sia una condivisa definizione di Europa (geografica e sociale), di quale sia il ruolo dello SVE nella definizione di una nuova identità Europea. Inoltre, il modulo permetterà ai volontari di rileggere la propria esperienza SVE come un momento di cittadinanza attiva che dal locale si trasforma e potenzia nella dimensione europea. Tale riflessione si baserà sul modello degli steps della partecipazione attiva di Carl Rogers. Secondo questo modello un individuo percorre cinque tappe per giungere all'adozione di una innovazione (una nuova conoscenza/consapevolezza come quella di una nuova identità europea) attraverso un processo partecipativo. Le cinque fasi sono descritte da Rogers e Shoemaker nel modo seguente:
- Fase della consapevolezza. L'individuo è esposto all'innovazione ma manca di informazioni complete a riguardo.
- Fase dell'interesse. L'individuo sviluppa interesse sull'innovazione e cerca ulteriori informazioni.
- Fase della valutazione. L'individuo applica mentalmente l'innovazione alla sua situazione presente e a quella futura, quindi decide se provarla o meno.
- Fase della sperimentazione. L'individuo sperimenta l'innovazione su piccola scala per determinarne l'utilità nella propria situazione.
- Fase dell'adozione. L'individuo decide di continuare il pieno uso dell'innovazione.
Il modello permette una riflessione sullo sviluppo della nuova consapevolezza europea attraverso la conoscenza e la consapevolezza dell’esperienza dello SVE.

La proposta formativa permetterà di riflettere sulla complessità e dinamicità dell’Europa come luogo di realizzazione di progetti individuali e collettivi. I formatori proporranno una presentazione delle linee guida del programma Erasmus+ e di altri programmi europei che potrebbero essere utili per la realizzazione di tali progetti. La panoramica di programmi sarà supportata da un momento di riflessione e di definizione dei possibili sviluppi. 

3 commenti:

  1. Il modulo 7 è il più difficile perché quello nuovo. E' una sessione che rimanda non solo ai mesi sve da venire ma anche anche alla vita successiva, condizionata anche dall'apprendimento durante lo SVE e la sua metabolizzazione e uso. Il concetto di partecipazione attiva quindi non è e non può essere legato solo a prendere parte al SVE ma a come lo si vive e come lo si usa per esercitare la propria partecipazione attiva che continuerà come approccio anche successivamente alla chiusura del progetto ed al rientro. "Le interviste possibili" è una attività che si può prevedere dando la possibilità ai volontari di immaginare come i testimonial visti nel video saranno dopo 6 mesi, 1 anno, 10 anni ecc...

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  2. Commento da vota 6 e 7 2012: il modulo si è concentrato la compagna del passaggio da l'identità culturale della città di accoglienza della formazione per poter poi estrapolare gli elementi necessari a discutere li cultura e identità culturale . Per raggiungere questo obiettivo il modulo è stato da cordato con il lavoro dei formatori linguistici che hanno diviso i gruppi di lingua in gruppi di lavoro multilivello con i quali hanno sviluppato delle domande di carattere sociologico antropologico su 5 tematiche . i gruppi di lavoro sono stati composti rispettando la divisione nei due gruppi di lavoro del pomeriggio in questo modo è stato in questo modo è stato possibile ridurre i t ridurre i tempi di esposizione e permettere l'emersione degli elementi necessari ad affrontare l'iceberg della cultura ospitante e contemporaneamente l'iceberg della propria identità culturale . nella seconda parte del pomeriggio si fa uso della cipolla digitale ovvero ti uno strumento di autobiografie guidata che permetterà i partecipanti di iniziare anche la fase di distacco dal gruppo andando a fondo dell'immagine su se stesso il rispondendo alla domanda chi sono riservata per la giornata . sì deciso di utilizzare la prima parte dell'ultimo modulo , volutamente lasciato disponibile in fase di progettazione , per riprendere il passaggio necessario verso il processo interculturale e riattivazione del singolo come cittadino per contribuire alla identità europea .

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  3. Appunti da COAT 9 2012: la prima parte del modulo è stata incentrata sulla visita alla Casa della Resistenza di Verbania. La visita guidata ha permesso di introdurre la tematica del dopoguerra e delle lotte partigiane, della ribellione al totalitarismo nazi-fascista. In questo modo è stato chiuso il percorso anche di approfondimento sulla cultura della località che ospita il corso di formazione e n generale sulla cultura e sulla storia contemporanea italian. Al contempo la visita ha permesso anche di avviare il previsto percorso di indagine su "chi sono", sia come cittadino che come "Europeo", affrontando i valori i principi che stanno alla base della nascita della Comunità Europea prima e dell'Unione Europea ora. Il trattato di Amsterdam del 2000 infatti sancisce non un limite geografico all'Europa bensì una adesione a principi come democrazia, pace e rispetto della legge. Una riflessione individuale sui principali 3 valori personali è stato poi seguito da una condivisione a 3, a 6 e poi in due grandi gruppi con lo stesso mandato. Il risultato finale di confronto ha portato a definire i 3 valori maggiormente condivisi nel gruppo di formazione che bene si sono collegati al fatto che ai giovani e alla loro partecipazione attiva è affidata l'eredità Europea. Un lavoro di approfondimento quindi del collegamento tra il Servizio Volontario Europeo e la cittadinanza attiva è stato improntato all'interno del gruppo, affrontando anche la storia della istituzione del programma che nasce da iniziativa del Parlamento Europeo e che si incentra sull'educazione non formale e il riconoscimento del suo apporto alla crescita del senso di appartenenza, di partecipazione e mantenimento della pace.

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