M6 – (2 ore) DiversITALIA: dal 1861 ad oggi, 150 anni di differenze
La
conoscenza del contesto culturale e sociale, delle tradizioni, dei limiti e
delle potenzialità che il nostro Paese manifesta ad un volontario europeo che
debba inserirsi in una specifica comunità locale, non può prescindere dalla
fondamentale comprensione delle diversità su cui è costruito il tessuto storico-culturale
italiano. I volontari esprimono sempre un normale senso di curiosità nei
confronti delle complicate alchimie e dei bizantinismi propri della politica e
del costume del nostro paese, così come colgono facilmente e prestissimo, nella
loro esperienza SVE, gli stereotipi regionali e macro-regionali che
semplificano l'immagine delle "tre Italie". Se si vuole decostruire
tali stereotipi, contestualizzarne le verità di fondo e, facendo questo,
favorire una reale conoscenza della complessità italiana, un modulo che
ripercorra in particolare la storia unitaria diventa imprescindibile.
L'esperienza degli anni precedenti ha anche permesso di raccogliere feedback
estremamente positivi sulle attività volte a meglio "spiegare l'Italia di
oggi" attraverso la conoscenza storica. Le metodologie e gli strumenti
adottati sono, naturalmente, coerenti con l'impostazione di fondo dell'intero
impianto della formazione all’arrivo e quindi non si tratta di proporre lezioni
di storia, ma di soddisfare le curiosità e di analizzare e porre in discussione
i facili stereotipi di cui i volontari sono portatori attraverso strumenti
propri dell'educazione attiva. I nostri formatori hanno sviluppato un insieme
di tool originali molto vari e facilmente selezionabili e adeguabili al contesto
specifico ed al gruppo in formazione con le proprie caratteristiche, che
rendono ogni formazione all’arrivo un evento specifico. Dalla "storia a
disegni" alla filmografia appositamente selezionata, dalle sessioni di
workshop tematici all'analisi della stampa, gli strumenti adottati hanno già
ampiamente dimostrato la capacità di coinvolgimento e di attivazione della
partecipazione necessaria a realizzare un modulo serale che, in quanto tale,
necessità di mantenere alti livelli di attenzione ed interesse.
Anche i moduli 5 e 6 potrebbero essere gestiti come un unico modulo da 6 ore che è preceduto dalla pausa relax. tante delle attività già fatte nel vecchio format possono essere recuperate, comprese la multi proiezione di film con finalità diverse e che sottolineano diversità italiane. Sarebbe buono avere video documentazione o comunque un brogliaccio recitato che permetta anche di fare l'excursus storico sull'Italia e le sue diversità (video sui dialetti, attività sui segni e il linguaggio non verbale degli italiani, ecc...)
RispondiEliminacommento da c o a t 6 e 7 2012: avendo già inserito un laboratorio doppio all'interno del pomeriggio il modulo precedente sulla storia d'italia si è voluto approfondire due aspetti della cultura italiana un anche che fare con la mafia e le mafie e quindi proiettare il film i cento passi con commento successivo da parte del gruppo partecipante , è talmente proiettare il film benvenuti al sud per potere identificare2 stereotipi italiani del nord e del sud sempre con commento successivo guidato dei formatori.
RispondiEliminadopo l'esperienza della prima COAT doppia 1-2 :
RispondiEliminausare questa sessione soltanto per proiettare i film è un tremendo spreco.
Il format più compresso rende in generale difficile approfondire, quindi col senno di poi lasceremmo la visione di film come attività facoltative nelle (pochissime) sere libere, e utilizzeremmo questo tempo preziosissimo per andare più a fondo in tematiche legate alla storia e alla cultura italiane, oppure per riprendere argomenti della sessione interculturale precedente.