sabato 14 aprile 2012

COAT 2014-2015 Formazione Tematica



COAT 2014-2015

Formazione Tematica

Da Novembre 2014 a Rimini inizia il nuovo ciclo formativo, caratterizzato da 7 giorni + 1 di preparazione e dagli argomenti che sono stati descritti nel bando, sulla base di quanto già sperimentato nel Bando della formazione all'arrivo 2012. Da qui la scelta di continuare a utilizzare questo blog per prendere in esame i singoli moduli così come descritti nel bando e lasciare a ognuno di noi la possibilità di commentare a quali attività potrebbero essere associati, con un minimo di descrizione (eventuali allegati potrete metterli nella cartella di dropbox). In allegato a questo post trovate l’introduzione alla formazione che è stata fatta trattando le linee di impostazione generali. Di seguito troverete i vari moduli così come descritti nel bando insieme ai commenti già condivisi nel 2012, a cui potrete aggiungere i vostri nuovi commenti di fatto contribuendo a iniziare un nuovo brain storming su quali attività si associno secondo voi ai vari moduli. 

IN ALLEGATO:

M1 – (3 ore) Accoglienza, conoscenza e aspettative



M1 – 
(3 ore) Accoglienza, conoscenza e aspettative 

Il modulo mira in primo luogo a presentare il ciclo formativo dello SVE e a raccogliere le aspettative e le esigenze formative e linguistiche dei partecipanti attraverso un contratto formativo e una misurazione delle competenze d’italiano in ingresso; in secondo luogo il modulo mira a definire, con la partecipazione attiva dei volontari, quali saranno le regole di convivenza necessarie e fondamentali per un gruppo che dovrà lavorare insieme per 7 giorni; in tal senso sarà data attenzione alla creazione di un positivo clima di gruppo, attraverso attività energizzanti e che utilizzano il linguaggio del corpo, affinché il gruppo stesso funga da contenitore emotivo per quello shock da adattamento culturale che spesso manifesta il volontario straniero appena arrivato in Italia.

IN ALLEGATO:


M2 - (4 ore) Imparare ad imparare


M2 - (4 ore) Imparare ad imparare

Il modulo fornirà gli strumenti pragmatici per riflettere sul processo di apprendimento sia cognitivo che emotivo che il SVE innesca. Il processo di apprendimento vuol dire anche capacità di cambiamento ed adattamento nella nuova realtà sociale e culturale. “Imparare ad imparare” è una delle competenze chiave del processo di riflessione dello Youthpass in quanto è quella che permette l’autovalutazione e la miglior definizione del proprio processo di apprendimento e di scoperta di sé stessi. Per i volontari, infatti, lo Youthpass è la certificazione ufficiale della loro attiva partecipazione nel SVE, ma Youthpass testimonia anche il riconoscimento della loro attiva partecipazione nel progetto, della loro esperienza di mobilità ed enfatizza la loro capacità di imparare dalla loro esperienza interculturale e di svilupparsi professionalmente e personalmente. Essere capace d’imparare è alla base di una serie di capacità come organizzare il proprio apprendimento, organizzare il tempo, identificare opportunità, essere capace di superare ostacoli e cercare supporto.  Il modulo, quindi, prenderà in considerazione tutte queste premesse e le nuove linee guida e sviluppi dello Youthpass sviluppate dai centri SALTO.

M3 – (4 ore) Orientarsi nel SVE



M3 – 
(4 ore) Orientarsi nello SVE

Il modulo tratta in modo completo e approfondito le informazioni riguardanti il funzionamento del programma, sia dal punto di vista pratico sia dal punto di vista dei contenuti e dei principi che lo muovono. Sarà trattato il ruolo dei vari attori che partecipano al programma, alcuni dei quali verranno fissati come punti di riferimento a cui i volontari potranno rivolgersi in caso di necessità. Il modulo è strutturato in modo che l’informazione (che dovrebbe già essere stata fornita dalle organizzazioni d’invio in occasione della preparazione alla partenza nel paese di origine, contenute nell’Info-kit), possa essere confermata, corretta o ampliata, grazie ad un lavoro sulle chiavi di lettura della stessa, e delle ragioni che l’hanno generata. Una partecipazione consapevole e attiva al programma è ovviamente una finalità di questo modulo. Verrà in tal senso facilitata nei partecipanti la consapevolezza dell’importanza dello SVE, e dello stesso ciclo formativo in esso contenuto, quali strumenti di creazione e rafforzamento delle reti personali, alla base di un apprendimento dinamico e costante. Infatti, volendo trasferire all’esperienza SVE i principi del connettivismo come teorizzato da George Siemens, l’apprendimento è proporzionale alla capacità di porsi in maniera consapevole al centro di una rete di rapporti con persone, organizzazioni e altre reti. È evidente come quindi sia importante l’elemento delle interconnessioni che lo SVE offre tra le sue principali potenzialità e come sia fondamentale per i volontari divenirne massimamente consapevoli.

IN ALLEGATO:

M4 - (2 ore) Crisi, difficoltà, risorse, soluzioni



M4 - 
(2 ore) Crisi, difficoltà, risorse, soluzioni

Il modulo di fatto riprende la sessione precedente portandola ad una estensione complessiva di 6 ore e ne approfondisce gli aspetti delle interrelazioni e delle potenziali difficoltà legate ai contesti organizzativi in cui i volontari europei si trovano ad operare, favorendo l’emersione di concreti o potenziali elementi di crisi e l’individuazione di risorse attivabili per la loro risoluzione positiva. Gli strumenti utilizzati mireranno a fornire spunti e suggerimenti che permettano ai partecipanti di riflettere su ipotetiche difficoltà organizzative ed interpersonali, oltre a fornire e visualizzare quella che è possibile definire la “rete di sostegno” rappresentata dai vari attori che partecipano allo SVE (mentore/tutor, organizzazioni di invio e di accoglienza, Agenzie Nazionali, Salto, reti di ex volontari europei, assicurazione MSH INTERNATIONAL ecc…)

IN ALLEGATO:

M5 – (4 ore) Educazione interculturale


M5 – (4 ore) Educazione interculturale

Il modulo mira a far riflettere in primo luogo sulle ovvie differenze culturali che presto o tardi emergono in qualsiasi esperienza di lunga permanenza in un paese straniero e in secondo luogo sui tipici meccanismi del pregiudizio, dello stereotipo, della discriminazione che possono spesso caratterizzarla. La valorizzazione della propria appartenenza culturale è messa a confronto con la propria percezione della realtà sociale italiana in cui si è chiamati ad agire come volontari con il proprio servizio. Il modulo permette quindi di far riflettere sulle implicazioni dell’assunzione di un ruolo di minoranza all’interno di una nuova cultura e società, e sulle fasi della dinamica conoscitiva interculturale, definita come processo di emersione della propria identità culturale. Approfondisce gli aspetti più strettamente connessi all’adattamento e all’integrazione sociale. Il confronto su questi argomenti permetterà di sottolineare ancora di più la relatività e la soggettività del punto di vista da cui si osserva il mondo. Il modulo mette in evidenza i meccanismi in base ai quali l’opinione viene influenzata da una serie di informazioni parziali che organizziamo in forma certa per poi assumere decisioni e comportamenti pregiudiziali.

L’approfondimento di quelli che sono i meccanismi caratteristici delle esperienze interculturali di lungo periodo e la familiarizzazione con l’ambiente culturale del paese di accoglienza, metterà il volontario nelle condizioni di valutare possibili ostacoli e opportunità che potrà incontrare nella effettiva realizzazione dei propri obiettivi.  La contestualizzazione di questi meccanismi all’interno dell’esperienza di SVE supporterà il volontario a vivere coscientemente l’impatto interculturale, gestendo tempi e modi e riducendo i rischi di abbandono dell’esperienza in seguito a momenti di crisi.

IN ALLEGATO:

M6 – (2 ore) DiversITALIA: dal 1861 ad oggi, 150 anni di differenze



M6 – 
(2 ore) DiversITALIA: dal 1861 ad oggi, 150 anni di differenze

La conoscenza del contesto culturale e sociale, delle tradizioni, dei limiti e delle potenzialità che il nostro Paese manifesta ad un volontario europeo che debba inserirsi in una specifica comunità locale, non può prescindere dalla fondamentale comprensione delle diversità su cui è costruito il tessuto storico-culturale italiano. I volontari esprimono sempre un normale senso di curiosità nei confronti delle complicate alchimie e dei bizantinismi propri della politica e del costume del nostro paese, così come colgono facilmente e prestissimo, nella loro esperienza SVE, gli stereotipi regionali e macro-regionali che semplificano l'immagine delle "tre Italie". Se si vuole decostruire tali stereotipi, contestualizzarne le verità di fondo e, facendo questo, favorire una reale conoscenza della complessità italiana, un modulo che ripercorra in particolare la storia unitaria diventa imprescindibile. L'esperienza degli anni precedenti ha anche permesso di raccogliere feedback estremamente positivi sulle attività volte a meglio "spiegare l'Italia di oggi" attraverso la conoscenza storica. Le metodologie e gli strumenti adottati sono, naturalmente, coerenti con l'impostazione di fondo dell'intero impianto della formazione all’arrivo e quindi non si tratta di proporre lezioni di storia, ma di soddisfare le curiosità e di analizzare e porre in discussione i facili stereotipi di cui i volontari sono portatori attraverso strumenti propri dell'educazione attiva. I nostri formatori hanno sviluppato un insieme di tool originali molto vari e facilmente selezionabili e adeguabili al contesto specifico ed al gruppo in formazione con le proprie caratteristiche, che rendono ogni formazione all’arrivo un evento specifico. Dalla "storia a disegni" alla filmografia appositamente selezionata, dalle sessioni di workshop tematici all'analisi della stampa, gli strumenti adottati hanno già ampiamente dimostrato la capacità di coinvolgimento e di attivazione della partecipazione necessaria a realizzare un modulo serale che, in quanto tale, necessità di mantenere alti livelli di attenzione ed interesse.


M7 – (4 ore) Da cittadino ad europeo: il ruolo del volontariato nella creazione dell’identità europea


M7 – (4 ore) Da cittadino ad europeo: il ruolo del volontariato nella creazione dell’identità europea

Il modulo propone, attraverso attività esperienziali, una riflessione sulla dimensione del volontariato europeo come possibilità per riconoscere e conoscere la dimensione dell’Europa come luogo (reale e virtuale) di opportunità per crescere e per meglio poter valorizzare le proprie competenze e la propria partecipazione attiva nella società. Il modulo propone, quindi, un percorso di identificazione di quale sia una condivisa definizione di Europa (geografica e sociale), di quale sia il ruolo dello SVE nella definizione di una nuova identità Europea. Inoltre, il modulo permetterà ai volontari di rileggere la propria esperienza SVE come un momento di cittadinanza attiva che dal locale si trasforma e potenzia nella dimensione europea. Tale riflessione si baserà sul modello degli steps della partecipazione attiva di Carl Rogers. Secondo questo modello un individuo percorre cinque tappe per giungere all'adozione di una innovazione (una nuova conoscenza/consapevolezza come quella di una nuova identità europea) attraverso un processo partecipativo. Le cinque fasi sono descritte da Rogers e Shoemaker nel modo seguente:
- Fase della consapevolezza. L'individuo è esposto all'innovazione ma manca di informazioni complete a riguardo.
- Fase dell'interesse. L'individuo sviluppa interesse sull'innovazione e cerca ulteriori informazioni.
- Fase della valutazione. L'individuo applica mentalmente l'innovazione alla sua situazione presente e a quella futura, quindi decide se provarla o meno.
- Fase della sperimentazione. L'individuo sperimenta l'innovazione su piccola scala per determinarne l'utilità nella propria situazione.
- Fase dell'adozione. L'individuo decide di continuare il pieno uso dell'innovazione.
Il modello permette una riflessione sullo sviluppo della nuova consapevolezza europea attraverso la conoscenza e la consapevolezza dell’esperienza dello SVE.

La proposta formativa permetterà di riflettere sulla complessità e dinamicità dell’Europa come luogo di realizzazione di progetti individuali e collettivi. I formatori proporranno una presentazione delle linee guida del programma Erasmus+ e di altri programmi europei che potrebbero essere utili per la realizzazione di tali progetti. La panoramica di programmi sarà supportata da un momento di riflessione e di definizione dei possibili sviluppi. 

M8 - (4 ore) Valutazione e nuove prospettive

M8 - (4 ore) Valutazione e nuove prospettive

Il modulo consente, attraverso vari strumenti di raccolta dati una messa a fuoco necessaria del significato e del valore che i partecipanti attribuiscono alla formazione svolta: questo permette al team di raccogliere una serie di suggerimenti rispetto all’efficacia dell’impianto formativo, al fine di consolidare gli elementi di qualità e apportare eventuali correttivi per i futuri eventi formativi. D’altro canto i partecipanti possono ripercorrere le varie attività svolte in maniera strutturata e definita. Infatti, oltre alla raccolta di dati utili, questo modulo vuole creare le condizioni per una riflessione e valutazione più emotiva e personale dell’evento, favorendo l’organizzazione del proprio percorso di apprendimento per i mesi di servizio, che verranno valutati e riformulati in occasione dell’incontro di valutazione intermedia.